L’importanza di “fare squadra”, di far sentire la propria voce forte e chiara. Nonostante l’espressione sembri alquanto scontata e il refrain piuttosto banale, soprattutto nei momenti oscuri come quelli attraversati a livello globale, creare un fronte comune per rafforzare le istanze appare ancor più significativo. Anche per questo, il riconoscimento da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Forum del Terzo Settore in Piemonte quale ente rappresentativo della regione degli Enti del Terzo Settore, assume un valore pregnante.
«Si tratta della certificazione del lavoro fatto fino a oggi – spiega la Portavoce Anna Di Mascio -. Per noi è importante sotto molti punti di vista, in particolare in questo complicato periodo segnato da difficoltà e trasformazioni. Siamo sempre più motivati a rappresentare quelle istanze comuni che gli Ets ritengono di portare avanti nei confronti degli stakeholder istituzionali. Questo assume un maggior senso, specialmente dal punto di vista della riforma».
Una strada da percorrere, quella di una rappresentanza comune del terzo settore, che è ancora lunga. Tuttavia, fare sistema risulta fondamentale per superare quella frammentarietà che spesso caratterizza gli Ets, evitando così una dispersione della forza che questo compartimento possiede.
«A fine 2021 il Forum Terzo Settore del Piemonte contava 35 reti associative e 8.298 enti indiretti – conclude Di Mascio -. Stiamo continuando a crescere e quest’anno ci sono state due ammissioni importanti. La prima è quella della Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Piemonte, la seconda è Avis Piemonte».
Un ulteriore segnale che fare squadra è non solo un modo per oltrepassare agevolmente gli ostacoli, ma rafforzare la voce per evidenziare quali siano le criticità di un settore che è parte fondamentale della società, focalizzando gli obiettivi comuni e rendendo evidente quanto l’unione e la compartecipazione siano importanti. Pur mantenendo ciascuno la propria identità e le proprie peculiarità.
Di Franca Cassine
