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Donare sangue, un gesto che salva vite umane

Aggiornato il: 29 Luglio 2022 -
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Donare sangue è sempre importante e durante l’estate lo è ancor di più, poiché, per svariate cause, la raccolta diminuisce. A non abbassarsi, purtroppo, è la domanda. «In questo periodo siamo carenti di piastrine – dice Floriana Pretto, presidente Fidas Adsp -. Siamo in situazione di emergenza».

Perché nei i mesi caldi le donazioni risultano essere in numero minore rispetto al consueto?

«Sicuramente perché le città si svuotano, poi ci sono numerosi altri motivi. Tra questi anche la presenza di alcuni virus che girano, come ad esempio il West Nile, che in alcuni casi inibisce le donazioni. Inoltre, non aiutano le alte temperature, così come la positività al Covid».

Perché è importante donare?

«Anzitutto perché il sangue non si produce artificialmente in laboratorio e tutto quello utilizzato è esclusivamente frutto di donazioni. Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza. E’ indispensabile nei servizi di primo soccorso e di emergenza, in parecchi interventi chirurgici e nei trapianti, nelle cure di malattie oncologiche ed ematologiche. Ci sono poi tutta una serie di utilizzi meno noti. Come gli emoderivati, cioè quei medicinali prodotti dal sangue o dal plasma umano che servono per la cura di malattie, purtroppo croniche, che sono salvavita. E’ importante la donazione di sangue, ma pure quella di plasma e piastrine».

Chi può donare?

«Tutte le persone che abbiamo dai 18 ai 60 anni. Se non è una prima donazione si può arrivare fino ai 70, però solo se non si assumono farmaci e sotto stretto controllo medico. Le persone non devono avere un peso inferiore ai 50 chilogrammi».

Il prelievo è doloroso?

«Assolutamente no. Si tratta di una semplice punturina nel braccio».

Come e dove si può donare?

«Le persone possono contattarci telefonicamente allo 011/53.11.66. Oppure possono andare sul nostro sito www.fidasadsp.it, dove ci sono tutte le informazioni utili e l’elenco dei punti raccolta».

Ci sono dei rischi, soprattutto in periodo di diffusione del Covid?

«Possiamo tranquillizzare tutti. Sin da subito abbiamo applicato i protocolli più severi a tutela del donatore e del personale che provvede alla raccolta. Per cui seguiamo le regole rafforzandole, l’igenizzazione è curata al massimo e tutt’ora per donare è necessaria la mascherina. Il materiale è monouso e si applica un rigoroso protocollo medico di raccolta».

Che consiglio possiamo dare a chi non ha mai donato?

«Di non avere paura, di avvicinarsi tranquillamente. Tra l’altro si può donare ovunque, anche nei luoghi di villeggiatura, i punti di raccolta sono sparsi su tutto il territorio».

Di Franca Cassine