Photo 2022 06 20 18 00 18
News

Arci, l’impegno della lotta ai diritti passa anche attraverso il Pride

Aggiornato il: 22 Giugno 2022 -
Tempo di lettura:

Il giorno dei diritti, un momento di condivisione e di orgoglio per l’identità e la non conformità, un modo per rivendicare la tutela della diversità e contrastare ogni discriminazione. Il Pride di Torino di sabato 18 giugno ha visto una folta partecipazione, con un record di presenze che ha superato la cifra di 150mila. Al motto di “Queer e ora!” ha sfilato un fiume colorato di persone, tra queste anche il sindaco Stefano Lo Russo che con la fascia è stato in testa al corteo. Anche il Forum Terzo Settore del Piemonte da sempre promuove i diritti, così come Arci che è sua rete associativa.

«Il Pride è un momento importante per l’autodeterminazione di tutti – dice Anna Maria Bava della presidenza Arci Torino con delega alle politiche di genere -. Nel corso del tempo siamo sempre stati presenti, ma da quest’anno abbiamo aderito ufficialmente alla piattaforma con la piena condivisione dei valori del coordinamento Torino Pride. Un percorso portato avanti nei mesi, insieme con le associazioni, proponendo istanze, creando percorsi di formazione». 

Il Pride rappresenta solo la punta dell’iceberg delle attività effettuate durante l’anno. «Abbiamo anche diffuso un apposito comunicato, oltre ad avere sviluppato quello del coordinamento – prosegue -. Proprio per ribadire la pratica quotidiana delle nostre azioni e di quelle delle realtà inserite nel circuito Arci. Intitolato “Siamo maggioranza”, ha veicolato messaggi fondamentali, tra questi abbiamo ribadito come durante la pandemia si siano acuite le disuguaglianze e come si siano messi in discussione i modelli di organizzazione economico-sociale che sono basati sul profitto, sullo sfruttamento dei nostri corpi e delle nostre soggettività. Abbiamo rimarcato come il nostro impegno sia costante nella lotta per i diritti attraverso una serie di battaglie intersezionali che non si fermano al Pride, che è un punto essenziale della partecipazione».

La lotta per i diritti è un cammino portato avanti con costanza e determinazione. «Le difficoltà sono sempre tante – aggiunge ancora -. Si fanno passi avanti, ma ci sono pure degli arresti. Uno emblematico è stato quello sul Ddl Zan, così come quello sui diritti civili delle famiglie omogenitoriali. Le problematiche sono numerose». 

Malgrado ciò lo sguardo è rivolto al futuro. «Sono molto fiduciosa nei confronti delle nuove generazioni – conclude Anna Maria Bava –. I giovani, nonostante negli ultimi anni a causa della pandemia siano stati abbandonati a se stessi e non gli siano stati dati gli strumenti per affrontare la situazione, sono reattivi nei confronti dei diritti. Sono meno omofobici e le loro categorie sono diverse da quelle delle generazioni precedenti. C’è speranza».

Intanto Arci e il coordinamento Torino Pride hanno deciso di sponsorizzare delle iniziative durante il mese di giugno con percorsi condivisi, incontri, presentazioni di libri, corsi di formazione, il tutto radicato sul territorio. 

Di Franca Cassine